Club Dogo
9 Novembre 2012 ore 21.00
Il concerto è stato spostato dal Duel Beat a Casa della Musica Federico I - Napoli
Il rimborso può essere richiesto entro e non oltre il 7 novembre
presso il punto vendita in cui è stato effettuato l'acquisto.
CLUB DOGO – biografia
I Club Dogo, una delle rap band più influenti in Italia, sono: JAKE LA FURIA, GUE' PEQUENO e DON JOE.
Debuttano con MI FIST (2003), album totalmente autoprodotto, aprendo una nuova era del rap italiano, a cui fa seguito l’atteso secondo album dal titolo ‘PENNA CAPITALE’ (2006).
Nell’attività della crew citiamo la realizzazione di mixtape e progetti underground quali: ROCCIA MUSIC, BENVENUTI NELLA GIUNGLA.
All’attività discografica si affianca una serie di live sold-out memorabili, quando arriva il terzo disco, VILE DENARO (2008 Virgin), i Club Dogo non sono più una realtà esclusivamente milanese. Il singolo "Mi Hanno Detto Che", è un grande successo, l’album gode di una nuova e maggiore visibilità, la stampa comincia ad accorgersi delle loro produzioni, riviste di settore cominciano a presentare i loro lavori, anche il secondo singolo “Tornerò da Re” ottiene un’ottima esposizione. Tra le collaborazioni contenute nell’album citiamo “Puro Bogotà” con Marracash e Vincenzo da Via Anfossi.
Il 5 giugno 2009 esce per Universal Music, Dogocrazia. L'album composto da 15 brani vede la collaborazione sia con artisti italiani (J-Ax, Terron Fabio dei Sud Sound System e Marracash), che rapper d'oltreoceano come il leggendario Kool G Rap. Il primo singolo ad essere estratto è stato "Sgrilla", un pezzo controverso che ha scatenato varie polemiche, in cui la band rappa ancora una volta molto esplicitamente. Successivamente il featuring con J-Ax "Brucia Ancora", il cui videoclip raggiunge milioni di accessi sul canale ufficiale Youtube, ed infine "Boing". Con la pubblicazione di questo album, i Dogo si confermano come una delle rap band italiane più seguite. Nonostante non riceva una rotazione massiccia in radio e in tv, l'album debutta al settimo posto della classifica degli tra i più venduti in Italia e ci resta per oltre tre mesi. Nella tournèe ufficiale presentano il disco registrando diversi sold-out e girando senza sosta per l’Italia.
Nel 2010 pubblicano con AddEditore il libro Le legge del cane, scritto da Guè Pequeno e da Jake La Furia che, non appena disponibile, entra subito nella classifica dei libri più venduti.
Nel giugno 2010 dal loro sito ufficiale il gruppo mette a disposizione in free download il singolo “Per la gente”. Nell’ottobre dello stesso anno esce il nuovo album “Che bello essere noi” che debutta in 2ª posizione nella classifica FIMI, segue un intenso tour.
Sono i protagonisti nel marzo 2011 di un programma televisivo su Deejay Tv chiamato "Un Giorno Da Cani" dal quale viene estratto per ogni puntata un singolo e un video.
L’intensa attività live del gruppo che ha fatto seguito ad ogni album li ha fatti diventare nel giro di alcuni anni quattro dischi e centinaia di concerti, da “una delle novità dell’hip hop italiano a “la realtà dell’hip hop italiano” dimostrando ancora una volta che le etichette per descriverli non esistono.
Nel giugno 2011 due dei componenti il gruppo hanno pubblicato un progetto solista: GUE’ PEQUENO con “Il Ragazzo d’Oro” e DON JOE & SHABLO “Thori & Rocce”, gli album debuttano nella classifica FIMI rispettivamente al quinto e sesto posto.
Il 5 maggio 2012 hanno presentato al fianco di Valentina Correani i TRL Awards, in diretta su Mtv da Piazza Michelangelo a Firenze.
Il 5 giugno 2012 i CLUB DOGO pubblicheranno il loro nuovo album: “Noi Siamo Il Cl
NOI SIAMO IL CLUB
L'Italia impoverita con la scimmia di status symbol che non si può più permettere si ritrova la sera a casa dei Club Dogo a giocare alla Play Station. “Dedicato a chi ha il diploma eppure non lavora / Dedicato ai miei fratelli con lavori strani / tipo che iniziano la sera fino all'indomani / per comprare nuove Nike e giochi della play / salotto 5 metri quadri siamo in 26”.
Questo disco è Per La Gente anche più di quelli prima: ci sta dentro molta più gente che sta male, ci sono le spacconate rap ma sembra più un confessionale.
“Tutto ciò che ho” cita le lettere dei fan che stanno male: “Figurati se hai tempo per me / Che chissà quanto soldi ti sei fatto col rap / Quando sono al campetto segno e mi sento un re / Ma è solo un sogno e sento che non farò mai il cash”. “Ne ho appena fatti 20 e ho già troppi sbattimenti / ho rotto i legamenti, addio agli allenamenti”.
I Club Dogo conoscono gli italiani. Gli italiani che non sanno più se si sono seduti nel confessionale del GF o ancora in quello della chiesa. Anche se i cattivi esempi di “Cattivi esempi” sono Batman che corre in macchina, Pacman impasticcato, Sampei e le sue canne, Popeye tatuato, Kenshiro che urla e De Niro che spara, e la polvere di Pollon che “sembra talco ma non è” perché è barella, anche se i Club Dogo sono filologi del rap americano, se guardi bene il campo da basket non è pieno di neri ma di filippini che parlano milanese al campetto mentre fuori sulla panchina due tipe ascoltano Gigi D'Alessio.
Per la fame chimica i Club Dogo si stanno mangiando tutta la musica italiana, loro che potrebbero fare gli americani davvero: “Faccio i soldi o muoio: euros o thanatos”. I temi americani del successo e dello sbattersi entrano e storpiano l'italiano, Jake e Guè fanno i Gadda con le parole che amano: “Tu sembri uscito dagli eighties / sei troppo indietro, mi hati / vengo dagli altri pianeti, fra sono un cazzo di alieno E.T.”.
È vero che i sogni degli italiani sono fare i soldi, scappare, svoltare, ma è pur sempre gente che sta male: “Questa vita mi deprime, dammi due consigli per le rime”. “Scrivo tanto e adesso c'ho pure un sacco di tempo / Mi hanno lasciato a casa, colpa del licenziamento”.
Un tempo erano raffinati esperti di un gusto rap che partiva dal trionfo americano di Jay-Z. Poi Don Joe ha iniziato a spaccare tutto, e da “Dogocrazia” in poi è stato tutto sempre più nazionale, sempre più scandalosamente italiano, soprattutto oggi che tutti parlano di soldi perché i soldi non ci sono più: prima dava fastidio che Guè e Jake avessero l'ossessione per i soldi, adesso che non si parla d'altro i Club Dogo sembrano neorealisti come De Sica – sia Christian che Vittorio, perché piacciono ai ragazzini come Christian, sono dei maestri come Vittorio, e si divertono come entrambi.
Sembra che i Club Dogo se la tirino, che parlino solo di cash, che citino a caso il sogno americano gangsta, ma più se la tirano e meno sono compiaciuti: perché non parlano mai di cash senza parlare del dolore, del dolore di volere troppo, del dolore di chi non riesce ad avere quello che vuole: “Tengo l'Asp, l'Aulin, l'Oki, il Brufen dentro la borsa / Così quando mi sveglio faccio il segno della croce rossa”. “Non mi diverto più perché la droga mi ha azzerato la serotonina”. “Gesù sotto al collo a v che mi dice “Zio, non ci siamo” / Sei fatto tutti i giorni, sei il fatto quotidiano”.
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