Teatro Bellini, Napoli

Slava's SnowShow

14.03.2014 - 23.03.2014

Dettagli evento

Attive le vendite per
SLAVA'S SNOWSHOW
dal 14 al 23 marzo 2014

ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
Creazione e messa in scena di SLAVA
Slava nasce in una piccola città russa, lontano dai grandi
centri urbani. Trascorre tutta la sua infanzia in mezzo alle
foreste, ai campi e ai fiumi. Vive in un mondo
incontaminato che ha sviluppato le sua capacità di
inventare cose e storie sempre nuove: Slava ama
costruire le case sugli alberi – anche di quattro piani,
piccole città di neve e organizza divertenti feste con i suoi
amici. Grazie alla televisione e al cinema, conosce e si
innamora dei grandi clown e dei grandi mimi.
Il suo sogno è quello di poter diventare un clown; un desiderio talmente forte che lo spinge
a non aspettare il conseguimento del diploma.
All'età di 17 anni si trasferisce a San Pietroburgo (all’epoca Leningrado) con l'intenzione di
studiare ingegneria. In realtà, si iscrive a una scuola di mimo; inizia così il lungo cammino
di Slava verso la riscoperta e la riaffermazione dell'arte del vero clown. Grazie all'influenza
di grandi artisti come Chaplin, Marcel Marceau, Engibarov e al suo innato talento, Slava e
la sua Compagnia - fondata nel 1979 – danno una nuova valenza al ruolo del clown,
estrapolandolo dal mondo circense e portandolo nelle strade prima e nei più grandi teatri
del mondo poi.
La sua reputazione cresce molto rapidamente, a tal punto che tanti sono i suoi allievi
disposti persino a viaggiare per miglia pur di imparare la sua tecnica di fusione tra teatro
visivo e clown. Molti degli ex-allievi di Slava hanno oggi delle proprie compagnie e alcuni
hanno preso parte alle produzioni del Cirque du Soleil.
Slava approda con la sua Compagnia in Inghilterra nel 1988. Le sue tre recite all'Hackney
Empire sono sufficienti per renderlo famoso. Cinque anni dopo, raccoglie le gag e gli sketch
più famosi del suo repertorio in un unico spettacolo SLAVA’S SNOWSHOW
(precedentemente intitolato Yellow) che è un vero e proprio trionfo tanto da valergli il
Time Out Award. Dopo il successo londinese, parte per una tournée nel Nord America con
la produzione Alegrìa del Cirque du Soleil nella quale ancora oggi sono presenti degli
estratti di SLAVA’S SNOWSHOW. Nel 1997 viene insignito dell'Olivier Award come miglior
spettacolo durante una delle tante recite esaurite all'Old Vic. SLAVA’S SNOWSHOW viene
presentato in tournée in più di 30 paesi, 100 città e a più di due milioni e mezzo di
spettatori.
Nel 1989 Slava riunisce un gruppo di 150 clown per un tour della durata di sei mesi che
tocca le maggiori capitali dell'Europa Orientale ed Occidentale; è il The Mir (Peace)
Caravan. Più di 50 compagnie locali si aggiungono ad ogni tappa ampliando sempre più la
già grande compagine di artisti.
Ancora oggi, Slava è Presidente dell'Academy of Fools da lui fondata e che ha prodotto più
di trenta tra spettacoli e rassegne tra le quali:
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
- la prima Russian Mime-Parade (pantomima) nel 1982;
- il I Festival Internazionale di Mimi e Clown in Russia (1985);
- Licedei (primo festival di teatro di strada russo (1987);
- il Congress of Fools (il primo festival per clown (1988);
- Mir Caravan (1989);
- The Wall (1991);
- Three Nights - il primo carnevale a San Pietroburgo dal 1917 (1992);
- Crazy Women - il primo festival internazionale di clown femminili (1993);
- Dram Cimphony;
- Ship of Fools;
- Parad of Carnivals;
- Clowns of XX Century;
- Three Carnivals (2001).
Come tutte le opere di Slava, SLAVA’S SNOWSHOW dovrebbe essere descritto come un
"work in progress" in continua evoluzione di idee, innovazioni ed invenzioni.
Recentemente Slava ha debuttato in Europa con lo spettacolo Diabolo e sta lavorando ad
altre tre creazioni, Baden-Baden, Schisok, Ship of Fools che verranno ben presto
presentate al pubblico.
L’ispirazione creativa di Slava ha uno scopo ben preciso: portare il clown teatrale nel
21esimo secolo continuando a incantare le famiglie di tutto il mondo.
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
“CHE TIPO DI TEATRO FACCIO?
(OVVERO IL TEATRO CHE MI PIACE)”
- È come un corteo nuziale, in cui cerco di sposare gli uni con gli altri;
- È un teatro rituale magico e festoso costruito sulla base delle immagini e dei
movimenti, sui giochi e sulle fantasie, che sono le creazioni comuni al pubblico e alla
gente di teatro;
- È un teatro che nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe;
- È un teatro ricco di speranze e sogni, di desideri e di nostalgie, di mancanze e
disillusioni;
- È un teatro in continuo mutamento che si nutre dell’improvvisazione spontanea nel
rispetto scrupoloso della tradizione;
- È un teatro che si colloca nel filone della sintesi multi-sfaccettata contemporanea, al
confine tra vita e arte;
- È un teatro che crea un’unione epica intimistica tra tragedia e commedia, assurdità
e spontaneità, crudeltà e tenerezza;
- È un teatro che sfugge a qualsiasi definizione, all’interpretazione unica delle sue
azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertà.
Slava Polunin
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
E’ considerato “il miglior clown del mondo”. Il suo SLAVA’S SNOWSHOW è definito come
“un classico del teatro del XX secolo” (The Times, Londra). La fama è arrivata
inaspettatamente presto per Slava Polunin e da quel momento non lo ha più abbandonato.
Ciò è probabilmente dovuto al fatto che Slava non fa le cose “così, tanto per fare”. Tutto
nella sua vita è ponderato e accuratamente soppesato, persino le imprese più pazze, più
incredibili, più avventurose. E nel raggiungere i suoi scopi è concreto, tranquillo e
imperturbabile.
Evidentemente è sempre stato così; da quando ha
lasciato la sua nativa Novosil (una piccola città nella
provincia di Orlovsk) per vedere la più bella città del
mondo, Leningrado, fin ad allora immaginata attraverso
le lezioni di geografia della sua insegnante; oppure
quando ha lasciato l’Istituto di Ingegneria ed Economia
di Leningrado non curante dell’aspettativa di sua madre
di avere un figlio ingegnere; o ancora quando, in maniera
autonoma, ha iniziato a lavorare nella pantomima, questa
arte intrigante ricca di segreti.
La sua eccentrica pantomima, che lui amorevolmente definiva con ironia “idiozia
espressiva” (“Expressive Idiotism”) gli è valsa una grande popolarità.
Dopo solo un anno, nasce Asisyai, il clown più famoso di Polunin: una figura commovente
e ironica vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo
personaggio meditabondo, gentile e poetico è nato prendendo spunto dalla tristezza
poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel
Marceau, dall’umanità e dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin. Slava li
considera come i suoi maestri.
Per il suo debutto, Asisyai è apparso davanti a milioni di spettatori nella puntata di
Capodanno (1980-1981) della trasmissione televisiva “Light Blue Fame” in uno sketch con
due enormi telefoni gonfiabili. Qui per la prima volta il pubblico ha ascoltato il suo
discorso sull’amore, sulla solitudine, sul desiderio della comprensione umana, sulla felicità
della scoperta e sull’amarezza della perdita che accompagna l’eroe di Polunin – e il clown
stesso – al suo pubblico nei più disparati angoli del pianeta.
All’inizio Asisyai era un personaggio multi-sfaccettato; poteva essere gentile e spontaneo,
ma ironico il minuto dopo, superbo nella sue convinzioni con il suo invincibile “Zya!”. Ne
scaturì l’idea che ogni aspetto del personaggio poteva diventare un personaggio a se stante.
Così è nata l’idea di un teatro di clown, ognuno diverso dall’altro ma riconoscibile e
familiare ad ogni singolo spettatore.
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
Questo caleidoscopio di personaggi si realizza nel
rinnovamento del suo Licedei, un teatro fondato da
Polunin stesso. Il Licedei ha un enorme successo in tutto
il paese. E’ il momento forse per riposarsi sugli allori, ma
è proprio questo ciò di cui Slava non è capace. Slava è
determinato ad usare la popolarità acquisita nel suo
paese e inizia, piano piano, a realizzare progetti molto
ambiziosi e quasi impossibili. Il primo è la Parata dei
Mimi del 1982 che riunisce più di 800 artisti provenienti
da tutti gli angoli del suo paese. Poi, nel 1985 Polunin
trova il coraggio per gettare uno sguardo al di là della
Cortina di Ferro per ritagliare uno piccolo spazio non
solo per se stesso ma anche per il pubblico moscovita;
proprio nel 1985, infatti, invita a Mosca mimi e clown
stranieri per un festival organizzato nell’ambito del
World Gathering of Youth and Students.
Come passo successivo, Polunin si rende conto della necessità di non limitarsi solo al
lavoro nel campo del teatro di strada; nasce in lui l’esigenza di cercare di affascinare e di
accattivarsi tutti quei giovani clown da lui reclutati nel mondo della pantomima. Questo
accade nel 1987 al primo festival del teatro di strada chiamato “Licedei”.
Un anno dopo, in occasione del ventesimo anniversario del Licedei, viene organizzato l’All
Union Congress of Fools. Questo evento non è solo un festival di clown, ma diventa il
gioioso funerale del teatro Licedei perché, come disse Stanislavskij, un teatro muore dopo
venti anni di vita; pertanto, dopo aver posizionato sul palcoscenico alcune bare, tutti i
partecipanti sono invitati ad assistere al requiem. Tutto si svolge con grande dignità e
onore: le tristi congratulazioni, la processione lungo le strade e, infine, il cerimonioso
navigare delle bare in fiamme lungo il fiume Neva.
L’apoteosi del rendere possibile l’impossibile e del realizzare l’irrealizzabile, si concretizza
nel Mir Caravan (Caravan della Pace), un festival di teatro in viaggio attraverso l’Europa,
da Mosca a Parigi in sei mesi.
Gli artisti vivono in camper, si esibiscono per strada e sotto i tendoni da circo: una grande
riunione di esperienze teatrali dalla Russia, Francia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca e
Polonia che danno vita a una manifestazione epocale, una vera Odissea non senza difficoltà
dovute alla novità del progetto e all’essere costantemente sotto i riflettori. Nel 1989, tre
mesi prima della caduta del muro di Berlino, i partecipanti del Caravan già eliminano
all’interno della Compagnia i confini tra gli stati europei – per lo meno per una certa parte
di loro.
Poco dopo, nasce l’Academy of Fools. Nell’arco di un paio di anni di attività sul suolo russo,
l’Academy favorisce la rinascita dell’idea del carnevale: un carnevale nuovo,
contemporaneo – non recuperato dal passato. In quello stesso anno, nel 1993, gli artisti
dell’Academy muovono i primi passi su quella strada che li porterà poi nell’estate 2001 alla
presentazione del cosiddetto “Nuovo Carnevale” alle World Theatre Olympics ai giardini
dell’Hermitage di Mosca.
Inoltre, l’Academy of Fools organizza e presenta un festival intitolato Baby-Dury (il
Festival delle Donne Matte) dedicato ai clown femminili. (…)
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
Tra il 1993 e i progetti legati alle Theatre Olympics nel 2001, il nome di Polunin regna sulla
bocca di tutti in Russia e lo spettacolo SLAVA’S SNOWSHOW viene presentato in tutto il
mondo. Nel corso dei suoi innumerevoli viaggi e tour, lo spettacolo riceve numerosi premi
ottenendo sempre grandi successi di pubblico e di critica, al limite della vera e propria
adorazione.
Una volta, una signora canadese ha inviato a Slava un appunto subito dopo lo spettacolo:
“La tua neve scalda i nostri cuori. Grazie”.
Natasha Tabachnikova
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
Dalla Stampa…
“SLAVA’S SNOWSHOW RAPPRESENTA PER IL MONDO DEI CLOWN QUELLO CHE IL CIRQUE DU SOLEIL RAPPRESENTA PER IL CIRCO… SLAVA’S SNOWSHOW È TEATRALE E AL TEMPO STESSO SEMPLICE, COINVOLGENTE ED ILLUMINANTE.” - Variety
“UN FINALE CHE TI FA VOLAR VIA.” - Mail on Sunday
“UNO DEI MOMENTI PIÙ TEATRALI CHE ABBIA MAI AVUTO MODO DI VIVERE.” - The Guardian
“ASSOLUTAMENTE MOZZAFIATO, GLI EFFETTI SUL PALCOSCENICO SONO AFFASCINANTI…
IMPROVVISAMENTE IL PUBBLICO SI SENTE GIOVANE, INNOCENTE E TRASPORTATO VIA CON PIACERE.” - Daily Mail
“E’ LA COSA PIÙ BELLA CHE ABBIA MAI VISTO A TEATRO IN TUTTA LA MIA VITA.”
- Simon Callow, Sunday Express
“UN CAPOLAVORO ASSOLUTAMENTE UNICO E IMPERDIBILE…E’ SEMPLICEMENTE EMOZIONANTE; TI RIEMPIE DI GIOIA ED È UNA POESIA.” - The Independent
“SLAVA’S SNOWSHOW, UN CLASSICO IMPERDIBILE, È UNO SPETTACOLO DI UNA RARA BELLEZZA TEATRALE.” - The Times
“DIFFONDE SUL PUBBLICO UN VELO DI FASCINO, LASCIANDOGLI LA SENSAZIONE DI ESSERE IN UN INCANTESIMO…” - Sarah Hemming, Financial Times
“IN QUESTI GIORNI I CLOWN APPAIONO SOLO NEI FILM (STEVE MARTIN, JIM CAREY) O IN TELEVISIONE (ROWAN ATKINSON, REEVES E MORTIMER) MA NON NEI TEATRI. POLUNIN HA CAMBIATO TUTTO CIÒ.” - Evening Standard
“AFFASCINANTE! IDEALE PER TRASFORMARE ANCHE L’ATMOSFERA PIÙ TEATRA IN GIOIA.” - The Observer
“IL MAESTRO RUSSO È CONSIDERATO COME IL SALVATORE DELLA CLOWNERIE…TOGLIE IL FIATO AL PUBBLICO.” - Evening Standard
“IL SUO GENIO STA NELL’EQUILIBRIO TRA EFFETTI TEATRALI SPETTACOLARI E LE PIÙ SOTTILI SFUMATURE DELL’ESPRESSIONE FACCIALE. VERA MAESTRIA TEATRALE!” - Sunday Times
“QUESTA È PURA MAGIA…DAVVERO UNA SERATA DI PURO MOVIMENTO E INCANTO.” - The Express
“E’ SBALORDITIVO. SLAVA’S SNOWSHOW RIESCE A PROVOCARE NEL PUBBLICO QUALCOSA CHE RARAMENTE HO VISTO FARE DA ALTRI: UN’ERUZIONE SPONTANEA DI ENERGIA CHE FA VOLARE IL PUBBLICO IN UNA BOLLA DI PURO DIVERTIMENTO. MAGICO!
SEMPLICEMENTE EMOZIONANTE! TI RIEMPIE DI UN PIACERE INNOCENTE. NEGLI ADULTI RIESCE AD EVOCARE SOGNI INFANTILI. ALLA FINE DELLO SPETTACOLO, NESSUNO VUOLE LASCIARE IL TEATRO. E’ COSÌ DIFFICILE RIUSCIRE A DISTINGUERE LE RISATE DALLE LACRIME.” - The Independent
“UNA FESTA TEATRALE UNICA; QUESTA COMPAGNIA DI STREPITOSI CLOWN UNISCE COMMEDIA E MORDACITÀ IN UNO SPETTACOLO STRABILIANTE E IN IMMAGINI MOZZAFIATO. – The Independent
“SLAVA’S SNOWSHOW È UNA COMMEDIA SENSIBILE E PROFONDA. UNO SPETTACOLO DA CONSIGLIARE.” - Melbourne The Sunday Age
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
“SLAVA POLUNIN PUÒ TRANQUILLAMENTE ESSERE DEFINITO IL MIGLIORE CLOWN DEL MONDO. MA
ANCHE IL PIÙ GRANDE MAGO DEL MONDO.
SPETTACOLARE E BELLISSIMO!” - Variety Weekly
“SLAVA’S SNOWSHOW VUOLE FARTI SORRIDERE E CI RIESCE BENE…MI E’ PIACIUTO OGNI MINUTO,
INCLUSI GLI APPLAUSI FINALI.” - The Wall Street Journal
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
Riconoscimenti
Francia Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres, 2008
Città del Messico Luna Prize, 2006
Manchester Manchester Evening New Theatre Awards, come migliore produzione internazionale, 2006
New York, USA Drama Desk Award 2005, come migliore esperienza teatrale
Mosca Premio Stanislavskij e Premio Raikins, 2001
Australia Sir Robert Helpmann Award, Miglior Teatro Visuale o Fisico, 2000
Mosca Triumph Life Time Achievement Award, 1999
Londra Miglior Spettacolo, Laurence Olivier Award, 1998
San Pietroburgo Miglior Attore Comico, Gold Ostapt, 1998
Liverpool Liverpool Echo Best Touring Production Award, 1996
Edimburgo Festival Critics Award, 1996
Glasgow The Herald Angel Award, 1996
Barcellona International Clown Festival Golden Nose Prize, 1995
Londra Time Out Award, 1994
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
ATER - ASSOCIAZIONE TEATRALE EMILIA ROMAGNA
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testo tab info

Prezzi
Martedi
I settore Platea e 1° e 2° ordine di palchi 27.00 € + 2.70
II settore Palco 3° e 4° ordine centrale 23.00 € +2.30
III settore Poltrona di Palco 3° e 4° piano laterale e 5° e 6°ordine di palchi 17.00 € +1.70
Mercoledì, giovedì e venerdì
I settore Platea e 1° e 2° ordine di palchi 32.00 € + 3.20
II settore Palco 3° e 4° ordine centrale 27.00 € + 2.70
III settore Poltrona di Palco 3° e 4° piano laterale e 5° e 6°ordine di palchi 22.00 +€ 2.20
Sabato e domenica
I settore Platea e 1° e 2° ordine di palchi 37.00 +€ 3.70
II settore Palco 3° e 4° ordine centrale 32.00 € +3.20
III settore Poltrona di Palco 3° e 4° piano laterale e 5° e 6°ordine di palchi 25.00 € +2.50

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