Donatella Montinaro - Uliveto

Giovedì 13 febbraio sul palco del Bourbon Street in Via V.Bellini 53 Napoli, il Live Tones ETS presenta il primo progetto discografico di Donatella Montinaro accompagnata da straordinari musicisti:
Donatella Montinaro “Uliveto”
Donatella Montinaro voce
Gabriel Marciano sax alto
Domenico Sanna pianoforte
Giulio Scianatico contrabbasso
Cesare Mangiocavallo batteria
⏰️ L'ingresso è dalle ore 20:45. Inizio concerto ore 21:45. Posti limitati si prega di prenotare per l’assegnazione del posto. La prenotazione sarà valida sino alle 21.30.
🎫Il costo del biglietto per ascolto concerto è di € 12.00 acquistabile la sera stessa alla biglietteria meccanizzata predisposta al Bourbon Street o in prevendita GO2
🔴Drink e Food alla carta
➡️INFO e PRENOTAZIONI:
338 9941559/ 338 8253756

La cantante Donatella Montinaro presenta il suo primo progetto da leader: a febbraio 2023, sotto la direzione artistica dell’affermato contrabbassista americano Joe Sanders, registra il suo album di debutto accompagnata da un quintetto d’eccezione: -al piano Domenico Sanna, il quale è considerato uno dei più raffinati ed eleganti pianisti jazz emersi nel nostro Paese. Il suo pianoforte è presente in più di 50 Album. Tantissime, dunque, le sue collaborazioni con grandi musicisti del Jazz come Steve Grossman, Peter Bernstein, Dayna Stephens, Greg Hutchinson, Jeff Ballard, Joe Sanders, Dave Liebman, Eddie Gomez, Bill Stewart, Logan Richardson, per citarne alcuni. Inoltre il suo pianoforte è parte integrante delle ultime pubblicazioni discografiche di Gege Telesforo e Serena Brancale. -al contrabbasso Giulio Scianatico. Inizia l’attività concertistica già alll'età di 11 anni. Si è esibito in diversi festival jazz come "Peperoncino Jazz Festival 2015", "Bari in Jazz 20152017“, “Festival dei Due Mondi 2016”, ” Festival Locomotive Jazz 2015", "Policoro in Swing 2015”, "Bari Hi End 2011-2012-2015 ”, " Trani in Jazz 2014 “,, ”Roma Jazz Festival 2016”, “Altamura Jazz Festival 2017”, “Umbria Jazz 2019”, “Jazz in de Gracht 2019” (Olanda), “JazzMi 2019” etc. Vanta collaborazioni con numerosi musicisti di fama internazionale Quali: Seamus Blake, Jorge Rossy, Aaron Goldberg, Ali Jackson, Stjepko Gut, Mark Sherman, Thomas Kirkpatrick, Gadi Lehavi, Felix Rossy, Bepi D’Amato, Walter Ricci, Dado Moroni, Giovanni Amato, Daniele Scannapieco, Domenico Sanna, Roberto Tarenzi, Marco Valeri, Adam Pache, Sebastian Merk etc. -alla batteria Cesare Mangiocavallo, il quale si perfeziona con Andrea Nunzi, Greg Hutchinson, Roberto Gatto, Antonio Sanchez e Mark Guiliana.
Nonostante la giovane età, vanta già diverse collaborazioni importanti, tra cui Enrico Pieranunzi, Fabrizio Bosso, Daniele Tittarelli, Roberto Tarenzi, Francesco Lento, per citarne alcuni. Nel 2019 è stato coinvolto da Enrico Pieranunzi per suonare con lui in trio e quartetto. 
Si è esibito a Umbria Jazz, Fano Jazz e Pozzuoli Jazz Festival. Affianca da sempre alla musica, il cinema, e nel 2017 è regista e sceneggiatore del suo primo film presentato al Senato nella Giornata della Memoria. Ha scritto, diretto e montato diversi video musicali vincitori di numerosi premi in festival internazionali. -al sassofono contralto Gabriel Marciano, prodigio sin da giovanissimo. Nel 2018 è stato selezionato dalla “ The New School for Jazz and Contemporary Music “ di New York City, dove ha avuto modo di incontrare i migliori musicisti della scena mondiale dei giorni nostri, musicisti del calibro di: Joe Lovano, Andy Sheppard, Rita Marcotulli, Dario Deidda, Alfonso Deidda, Daniele Scannapieco, Giovanni Amato, Ettore Fioravanti, Dado Moroni, Emanuele Cisi, Stefano Bagnoli, Paolo Fresu, Paolino Dalla Porta, Bebo Ferra, Stefano Battaglia, Furio Di Castri, Greg Hutchinson, Peter Bernstein, Ben Wendel, Linda May Oh, Kurt Rosenwinkel, Seamus Blake, Aaron Parks, Matthew Stevens. Negli ultimi anni è anche leader di un quartetto, con cui propone musica originale. Insieme a questo gruppo stellare, Montinaro propone un repertorio inedito composto da brani di sua composizione e arrangiamenti originali creando un “sound” ibrido impregnato di influenze svariate. Una vera e propria “presentazione”, attraverso la musica che più la descrive: dopo anni ad ascoltare e “assorbire” la musica altrui, Montinaro è pronta a condividere la sua prospettiva, andando magari oltre il termine più classico di “jazz”, ma, allo stesso tempo, facendo fede del suo principio cardine, ovvero un suono per lo più acustico, di una musica frutto di un momento specifico, perché suonata insieme.