Oscar Di Maio
Arezzo 29 in 3 minuti
AREZZO 29 IN TRE MINUTI
Quando alla fine della commedia Retella, colpevole di una… prematura gravidanza, si rivolge al fratello Salvatore e gli chiede timidamente “Salvato’, nun dice niente?”, questi gli risponde semplicemente “Pigliame nu bicchiere d’acqua”.
Se l’arte è capacità di sintesi io credo che qui Gaetano Di Maio, che nella stesura di questa commedia si è avvalso della preziosa collaborazione di Nino Masiello oltre che di quella abituale della dolce sorella Olimpia, raggiunga uno dei momenti più significativi di tutto il suo Teatro.
Salvatore vuole dire alla sorella che la perdona, che nulla è cambiato, che può restare in casa con il suo futuro marito, che tutti possiamo sbagliare, che anche lui non è immune da errori(Eccome!.....), e tante altre cose ancora e tutto questo lo estrinseca con quattro semplici parole “Pigliame nu bicchiere d’acqua” che sintetizzano i suoi pensieri e i suoi sentimenti mille volte meglio di qualsiasi noioso discorso.E Retella, avendo recepito al volo l’importanza, in quel momento ,di quella azione di ordinaria quotidianità che per l’ennesima volta le viene richiesta e che fino ad allora era stata il suo cruccio e il suo tormento, per la prima volta la compie con gioia.
E quando, più avanti nella commedia, la moglie Vincenza vuole scappare per paura che un epidemia possa colpire il suo bambino, ancora Salvatore dice”Addò vuò fuì? ‘a vita è’na guerra.Si ‘na pallottola ce coglie murimmo e si ce scansa campammo.l’essenziale è che nun aizammo ‘a bandiera bianca”, sottolineando, anche in questo caso con poche, significative parole, una volontà di lottare sempre e comunque contro le angheria del caso e i capricci della fortuna che fa giustizia del presunto fatalismo del popolo napoletano.
Questa Commedia, come tutte quelle di Gaetano, è stata messa in scena da tante Compagnie e taluni hanno ritenuto,non so se per superficialità o per presuntuosa ignoranza, di modificare o di stravolgere addirittura il finale , non ritenendolo evidentemente abbastanza significativo .Che stupidaggine! E’ come se uno comperasse una Ferrari e poi volesse cambiare il motore!
Ancora un volta, in questa mia regia, avrò la fortuna di avere Oscar Di Maio come protagonista e sono certo che la sua naturale simpatia e la sua istintiva comicità unita alla raggiunta maturità di interprete versatile e completo lo renderanno in tutto degno dei grandi interpreti del passato.
Ma tutta la sua Compagnia, da Alessandra Borrelli, attrice di sicuro affidamento e di non comune talento, a Franco Pinelli, impagabile caratterista, sono certo che saprà divertire il pubblico interpretando al meglio gli straordinari personaggi che Gaetano Nino e Olimpia hanno inventato per loro , a cominciare da Marzia ultima esponente della inesauribile dinastia dei Di Maio di cui si avvia ad accrescere il lustro.
Giulio Adinolfi
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PLATEA: € 22.00+€4.00